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CONSORZIO per le AUTOSTRADE SICILIANE: L’ORSA condivide la posizione del
nuovo Direttore Santoro e rivendica legalità ed equità. Intervenga la
politica regionale, subito!!!
__________________________________________________________________________ Prendiamo atto con assoluta positività della
relazione (in allegato) che
il nuovo direttore del Consorzio per le Autostrade Siciliane -Leonardo
Santoro- ha inviato all’assessore regionale delle infrastrutture e
dei trasporti – Marco Falcone-
e alla presidente del consigli direttivo –
Alessia Trombino- Finalmente una disamina lucida e tecnicamente
inconfutabile delle gravi carenze di organico, dello sfruttamento
smodato del lavoro straordinario e del monte ferie arretrato che i
lavoratori devono assolutamente smaltire. Nella relazione di Santoro si
legge la chiara intenzione di contrastare un sistema torbido, ai confini
del lecito, che oltre a sbattere fuori circa 180 lavoratori precari ha
costretto l’Ispettorato del Lavoro di Messina a sanzionare il Consorzio
con multe pesantissime per l’utilizzo esagerato del lavoro
straordinario. Secondo i calcoli del Direttore Santoro la carenza di
organico si attesta a 211 esattori, si tratta di un’intollerabile
compressione dei livelli occupazionali che negli anni ha consentito
stipendi triplicati per il personale stabilizzato mentre i precari
restavano fuori senza reddito. Solo attraverso le forti proteste degli
ex stagionali esclusi si è ottenuto il recente ricorso alle agenzie
interinali che ha consentito il loro parziale rientro nel ciclo
produttivo per consentire lo smaltimento del monte ferie e impedire lo
straordinario sistematico. Il direttore Santoro ha la totale
condivisione dell’ORSA quando rivendica un intervento legislativo volto
a svincolare il CAS dal blocco delle assunzioni vigente per la Regione
Siciliana e propone le assunzioni definitive attraverso le graduatorie
“cristallizzate” relative a precedenti procedure concorsuali, oggi
esistono le condizioni per coprire le carenze attraverso l’assunzione
definitiva degli ex precari inseriti nelle graduatorie,
invece si costringe il CAS a
ricorrere al lavoro somministrato che oltre ad autorizzare una forma di
caporalato moderno è fonte di sperpero di denaro pubblico che finisce
nelle casse private delle agenzie interinali, quando potrebbe garantire
un salario dignitoso per decine di famiglie. La palla
adesso passa alla politica, all’assessore Falcone in particolare,
che deve prendere atto dell’assurdità del blocco delle assunzioni per un
ente che non si sostiene con sovvenzioni pubbliche, è dovere del Governo
Regionale tagliare i ponti col passato e instradare il CAS verso la
legalità, l’efficienza e l’equità, non si può più consentire che un
dipendente stabilizzato percepisca lo stipendio triplicato mentre tre
precari restano disoccupati. L’ORSA ha chiesto un incontro con l’assessorato
competente che ieri ha incontrato il sindacalismo tradizionale,
assecondando la pretesa di tavoli separati con il sindacato di Base
avanzata da CGIL-CISL e UIL, è chiaro che chi tutela i privilegi teme di
avere al tavolo chi rivendica diritti per tutti, vista la diversità di
obiettivi la separazione dei tavoli sta bene anche all’ORSA che resta in
attesa di urgente convocazione da parte dell’Assessore Falcone, in caso
contrario i precari esclusi torneranno a mobilitarsi e ad alzare il
livello del conflitto fino a ottenere il fattivo intervento della
politica regionale che manca da troppo tempo. |
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ALLEGATO | |
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