(ANSA)
- ROMA, 20 AGO - Il segretario generale del sindacato
Orsa-Ferrovie, Armando Romeo [nella foto], rileva che i problemi
delle Ferrovie "sono molteplici e complessi" e nella trattativa
che sarà avviata a settembre invita l'amministratore delegato
Mauro Moretti "a cimentarsi e a dare risposte" sul piano della
sicurezza (compreso il soccorso in caso di malore del
macchinista), sul piano organizzativo e delle condizioni di
lavoro (anche economiche). Moretti, secondo Romeo, deve
abbandonare "le provocazioni dei licenziamenti ingiustificati o
spropositati" altrimenti il confronto "é sin da ora destinato al
fallimento ed a riaccendere una conflittualità di cui né il
paese, né il Gruppo FS, né i ferrovieri hanno bisogno". Il
sindacato più rappresentativo dei macchinisti ricorda che "tutti
i contratti di servizio pubblico sono sotto finanziati, meno
della metà della media europea, e lo sono in uno scenario di
tariffe che si attestano anche loro molto al di sotto della
media europea. In questo quadro, l'impresa progetta di tagliare
la produzione di treni regionali di oltre il 20% a dicembre con
gravissimo danno ai cittadini che si vedranno privati di una
importante quota di un servizio pubblico già oggi appena
sufficiente. Non sappiamo se questo è il pensiero rivolto ai
clienti di cui parla il presidente di FS, ma non ci piace".
Romeo ricorda che "i 1.500 milioni di euro per i nuovi treni
pendolari previsti dal Dpef del 2007 sono poi spariti dalla
legge finanziaria e si è reso quindi impossibile un rinnovo dei
convogli sufficiente ad ipotizzare il necessario miglioramento
della qualità del servizio regionale nei prossimi anni, senza il
quale qualunque aumento tariffario sarebbe rifiutato
dall'opinione pubblica o come si preferisce oggi 'dai clienti'.
La società Trenitalia, causa i ripetuti passivi degli ultimi
anni - prosegue Romeo - ha dovuto abbattere il capitale sociale
a 1.033 milioni di euro ed è oggi ampiamente sottocapitalizzata
e indebitata, con tutti i rischi che ne conseguono. Il piano
d'impresa prevede un ricapitalizzazione di 2 miliardi di euro,
ma di queste risorse non vi è traccia". I contratti collettivi
dei ferrovieri e degli autoferrotranvieri, ricorda ancora Romeo,
che si fonderanno in un unico contratto collettivo, sono scaduti
da 8 mesi. (ANSA). |
(ANSA) -
ROMA, 20 AGO - In relazione al caso del macchinista licenziato
De Angelis, la rivista 'In marcia' informa di aver convocato una
manifestazione nazionale a Roma, il 5 settembre, presso la
stazione Termini. "Per i licenziati, per la democrazia e per
la sicurezza nelle ferrovie", è la motivazione alla base
dell'iniziativa.
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